Wally Power 47′, dal motoscafo al War-Ship

Wally Power 47

C’è chi afferma che ha creato  una vera e propria tendenza nel mondo delle barche a motore, con un design inconfondibile, chi denigra convinto che siano più simili a “pattugliatori militari” che a barche da diporto, sta di fatto che la Wally, con la sua  gamma power, ha certamente rivoluzionato lo stile delle barche a motore.

Forme squadrate con una prua tagliata e  coperta piatta, ricorda il design dei moderni scafi a vela dai quali i progettisti si sono ispirati per realizzare questo nuovo scafo motorizzato, il Wally Power è una  barca molto leggera costruite con materiali compositi per la razionalizzazione delle masse.

Marcel Bich, il “Barone” della vela

Marcel BichMarcel Bich è stato certamente un personaggio unico nelle storia del XX secolo e non solo per aver rivoluzionato il  mondo della scrittura creando la prima penna a sfera nel 1953,  dopo aver acquistato il brevetto dall’ungherese Làzalò Birò, ma soprattutto per aver avuto la capacità di creare una nuova visione del mondo del lavoro e degli affari con genio e poesia, con l’ ostinazione e la scaramanzia,  con il segreto e l’ astuzia, ma soprattutto con la fantasia ed il gusto della ricerca sempre di una nuova frontiera.

Di origine savoiarda, Marcel Bich nacque infatti a Torino del 1914 alla vigilia della I° guerra mondiale, e figlio di un ingegnere dalle nobili origini, Marcel Bich, nel dopoguerra, lavorò come semplice rappresentante di inchiostri. Quando l’inventore ungherese, nel 1953, gli offrì il brevetto della penna a sfera si buttò nell’ avventura per polverizzare l’ impero delle penne stilografiche.

Beneteau Oceanis 58, un salto nel buio?

Oceanis 58

A vederlo ormeggiato in banchina di poppa sembra più un First da regata che un classico Beneteau della linea Oceanis. Il baglio massimo arretrato con poppa aperta e doppia timoneria le danno decisamente una impostazione “corsaiola” , più che una da macina miglia oceanica, come dovrebbe trasparire dal nome.

Purtroppo, come già anticipato nei miei precedenti post, la moda contagia tutti e la ricerca continua di innovazione e design porta i progettisti a disegnare barche sempre più simili e senza anima od impronta stilistica differenziata.

Vietato ancorare, Posidonia a rischio estinzione!

Poseidonia

Nei prossimi mesi regioni, province e comuni che si specchiano nelle acque delle aree marine protette, di maggior pregio o nelle isole dovranno dotarsi di campi boe, pena l’impossibilità per tutti i diportisti di gettare l’ancora in questi fondali.

Il decreto approvato dal Senato il 23 settembre scorso e votato all’unanimità, da tutti i gruppi parlamentari,  attua una direttiva europea che tende a salvaguardare le praterie di Posidonia, una pianta elemento base della catena alimentare ittica del “mare nostrum”.

Bénéteau Antarés 7.50… amo o non amo?

beneteau-antares-750A proposito di peche promenade, ecco un modello interessante proposto dal cantiere francese Bénéteau, famoso per le imbarcazioni a vela, ma che non disdegna quelle  a motore.

Bénéteau Antarés 7.50 è un piccolo cabinato fish-oriented, senza dubbio, concetto che è rafforzato dall’alta opera morta, la tuga per starci comodamente in piedi, e spazio nel pozzetto a sufficienza per piazzarci un set di canne, o per muoversi comodamente.

Peche promenade, a metà tra la pesca e la gita fuori porta

peche-promenadeNon solo pesca, ma anche la classica gita fuori porta. Sono le fisherman, di ispirazione americana, rivisitate all’europea per permetterne un utilizzo polivalente, al di là dello scopo per cui sono nate.

Fisherman vuol dire pescatore, il termine indica una ben definita categoria di imbarcazioni, che sono state pensate, appunto, per la pesca. Al di là del fatto che si possa pescare anche su una zattera con un amo e un metro di filo, queste imbarcazioni adottano accorgimenti dediti a migliorare le condizioni di pesca.

Velocità a vela, record inutile?

Hydroptère capovolto
Da sempre l’uomo ha cercato di competere con se stesso cercando di superare gli elementi naturali che ci circondano o i limiti delle forze naturali e della fisica. Nel mondo dello sport dell’era moderna è iniziata la sfida degli atleti ai “cosiddetti record” e non più solo contro i rivali o avversari del momento.

Oggi non si assiste ad una competizione sportiva col solo intento di vedere chi vince, ma anche di chi batte il record in quella categoria, che sia indifferentemente di: velocità, lunghezza, peso, tempo, profondità, altezza, non importa, l’importante che si possa dire: “il primato del mondo è stato battuto”, nel superamento di un limite sempre più in là del precedente e nella ricerca di una continua sfida alla dimensione spazio temporale dove abbattere ogni limite o legge della fisica nota è l’unico scopo.

Barche moderne, troppo simili e poco affabili

Sly 61

Lo sviluppo tecnologico dei materiali ha portato, in pochi anni, una radicale inversione nel modo di concepire la barca a vela e l’andare per mare in generale, tendendo a facilitare al massimo le manovre e la conduzione di una barca con poco equipaggio o magari anche in solitario.

Di conseguenza i progettisti si sono adeguati alla moda disegnando scafi dove si prova ad unire tutto il meglio possibile e coniugando: il confort di bordo, gli accessori, la facilità di manovrabilità con equipaggio ridotto, le prestazioni veliche e doti di navigabilità per lunghe traversate.

Phobos 24, sette metri e venti per tutte le tasche

phobos-24Se ad un certo punto della vostra vita, vuoi per sfuggire allo stress quotidiano, vuoi perché si è risvegliato il navigatore che è dentro di voi, sentite il bisogno di andar per mare, probabilmente vi sarete domandati quanto costi acquistare una barca.

Una barca di dimensioni accettabili, il che vuol dire una barca in cui è possibile mangiare, dormire, e proteggersi nelle giornate di pioggia, senza particolari orpelli o sfarzosi sottocoperta, per 3-4 persone, magari due coppie.

Se l’ancora non galleggia, la barca va a fondo

Sfera galleggiante

La maggior parte dei velisti e dei marinai in genere non le considerano  strumenti utile da riporre nelle dotazioni di sicurezza, alcuni non sanno neanche cos’è ed a cosa serva, forse perché non hanno mai affrontato un mare in tempesta con venti sopra ai 50 nodi ed onde alte più di dieci metri, ma chi le burrasche le ha viste davvero sa bene quanto siano utili. Stiamo parlando della “ancora galleggiante” e delle “spere”

Il numero dei metodi per superare il mare in tempesta è aumentato da quando si possono reperire sul mercato questi tipi generatori di resistenza idrodinamica cioè attrezzi che  calati da prua o da poppa trattengono lo scafo da una delle estremità rallentandolo.

Ikarus, quando il politico è navigato

Ikarus - D'AlemaPer molti sarebbe bello possedere una barca come l’Ikarus , visto  il costo,  ma vedere un leader di partito come Massimo D’Alema cimentarsi al timone di una regata come la “Roma X tutti” e vincere, mi riappacifica da tutte le illazioni che si sono fatte sul suo conto e sulla proprietà dello scafo.

Di questi tempi in cui la “casta” è investita, (o svestita a seconda dei casi ndr)  da scandali sessuali di ogni tipo, sapere che c’è un onorevole che ha come unico “vizio” il mare e la vela, beh non penso che sia poi tanto male.

Soldini e D’Alì al comando nella Solidaire du Chocolat

Soldini - Solidaire du ChocolatPartiti in 24 dal porto di Sain-Nazaire, a Nantes, dopo 13 giorni di navigazione il team italiano Soldini-D’Alì è in testa nella traversata oceanica “La Solidaire du Chocolat“.

L’equipaggio, alla guida di Telecom Italia, ha staccato di almeno 70 miglia il resto dei 24, che ha visto 8 ritirati per problemi tecnici. Cinque le depressioni affrontate finora, che hanno messo a dura prova gli equipaggi. Fina dalla prima, con raffiche a 60 nodi in prua e mare forza 10, che ha causato un black-out di 24 nelle comunicazioni, dopo le quali Soldini ha comunicato di averla superata.

Amon-Ra, un “concetto” divino

amon-raYTEAM Italian Yacht Design è una realtà tutta italiana, specializzata nella progettazione nautica e nello yacht design, utilizzando le più moderne tecnologie cad cam e modellazione 3d.

Lavora in collaborazione con Romani Design e KEYFRAME studio, e recentemente si è aggiudicata una menzione speciale al MYDA 2009 (Millennium Yacht Design Award), in occasione Sea-Tec, relativamente al concorso Nuovi Progetti-Sezione Motore, Categoria “Professionisti”.

Te Vega, la storia naviga ancora

te vega 2

Per chi non ama le vele d’epoca il nome Te Vega non suscita nulla, ma per chi ha la passione del mare nel sangue, come il sottoscritto, rappresenta un’icona d’ammirare e forse venerare.

La sua storia risale all’inizio del secolo  scorso, quando la nautica da diporto era agli albori e le barche venivano commissionate da ricchi magnati e gentleman con la passione del mare e della vela. Varata dai cantieri tedeschi Krupp di Kiel nel 1930 con il nome di Etak, per l’americano Walter Ladd, veleggiò inizialmente tra le isole del Caribe  e le coste atlantiche degli USA, poi allo scoppio della seconda guerra mondiale fu requisita dalla US Navy ed adibita, col nome di USS Juniata, alle previsioni ed emissione di bollettini meteorologici per l’oceano Pacifico, con base a San Diego in California.