Kelly 33, sportivo di razza pura

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Destinato soprattutto a una clientela che desidera una barca super sportiva che non lascia nulla all’immaginazione, con linee di carena dritte e tese ed un baglio massimo centrale abbastanza contenuto, così come l’impostazione degli interni dove prevale la scelta di ottimizzare gli spazi e le masse.

Il suo look sportivo si connota anche per una superficie bagnata molto limitata ed una poppa aperta dove la simmetria delle linee d’acqua  consente, anche nelle andature al vento una progressione fantastica e senza beccheggi o continue correzioni di rotta.

Bompresso, il carbonio è la sua anima

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L’uso del bompresso sempre più negli ultimi tempi è stato rivalutato grazie all’impiego di vele come il gennaker o gli MPS, che sempre più vengono utilizzati sulle barche da crociera. Il bompresso è una parte dell’imbarcazione che viene da lontano in termini di anni e si trovava già a bordo di Schooner o Golette della metà del 1800.

Sino ad oggi il bompresso veniva  realizzato in allumino o acciaio ma con  misure molto corte, mentre oggi deve la sua rinascita all’avvento della fibra di carbonio.

Dufour 485 Grand Large, in Crociera con tutta la famiglia

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Molte barche a vela da crociera sono progettate con l’intento di permettere a tutta la propria famiglia di passare fantastiche giornate in mare, senza che questo comporti stress od eccessiva fatica a chi deve manovrare la barca.

Il cantiere Dufour con il 485 Grand Large cerca di andare verso questa direzione, riprendendo alcune soluzioni tecniche e stilistiche già viste sulla sorella maggiore di 52 piedi. Anche questo modello, frutto della matita del duo Felci – Roseo ormai consolidato nella gamma Dufour, coniuga linee di carena dalle buone prestazioni a vele a spazi ampi in coperta ed interni ben rifiniti, comodi e molto funzionali.

Moschettone tessile, l’acciaio non si usa più

Moschettone

Un tempo gli antichi erano convinti che il ferro fosse il materiale più duro in assoluto derivante dalla natura, poi alcuni aggiunsero altri metalli e minerali al ferro ed inventarono l’acciaio, in tempi più recenti le fibre sintetiche hanno preso l posto dei materiali in leghe ferrose soprattutto in certi settori merceologici dove la flessibilità ed il carico di trazione, sono le principali doti del materiale.

La nautica è certamente un campo nel quale da sempre si sono usate le fibre tessili, in origine di canapa, per realizzare cime, gomene, scotte, sartie ecc. Nei corso dei secoli e con l’avvento della vela moderna le barche hanno sostituito le fibre tessili con cavi d’acciaio che, pur non essendo molto flessibili, garantivano carichi di rottura certamente migliori.

Rolex Sydney-Hobart, a sorpresa vince uno scafo di serie

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La Rolex Sydney- Hobart, regata più famosa del continente Australe che si svolge ogni anno tra la capitale dello stato del  NSW e quella della Tasmania, nella sua ultima edizione ha visto trionfare, a discapito di tutte le previsioni dei bookmakers che davano favorito il maxi Wild Oats XI, il Bénéteau First 40 Two True di Andrew Saies.

L’equipaggio di non professionisti dell’armatore australiano si è aggiudicato il trofeo Tatter-sall’s Cup, che premia la prima imbarcazione che arriva prima in assoluto, secondo la classifica in tempo compensato, calcolato con la formula della stazza IRC.

Il Gruppo Perini Navi annuncia la vendita di un cutter da 40 metri.

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Il gruppo Perini Navi di Viareggio, con il comunicato stampa del 27 gennaio 2010, annuncia la firma di una nuova commessa per la costruzione  di un Cutter da 40 metri –  commessa n° 2180 -.

Più che di una barca a vela si tratta, come per tutti i modelli Perini, di una vera e propria  nave a vela, con impostazione da  fast cruising ed  armo a cutter,  la cui consegna è prevista per il 2012.

Elan 310, il Fast Cruiser “estremo”

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Il nuovo dieci metri di casa Elan si presenta con una veste particolare quasi simile a quella di un Open 60 o un VOR 70, grazie ad accorgimenti tecnici quali: la carena a spigolo, la deriva a T, le doppie pale per la timoneria e la poppa completamente aperta.

Il progettista Rob Humphreys, autore di tutti gli Elan dagli anni novanta in poi, è riuscito nella piccola rivoluzione di realizzare un piccolo, grande 31 piedi dalle caratteristiche uniche ed impensabili se paragonate al suo predecessore. Questo scafo, a parità di superficie velica, è molto più leggero, quasi mille chili di meno, un maggiore rapporto zavorra allungamento che sposta il limite di stabilità positiva a 135° di sbandamento. 

Snuffair, la calza dello Spi si “gonfia””

Snuffair

Chi va in barca a vela sa bene quanta fatica si fa per issare ed ammainare una vela tipo lo Spi od il Gennaker, cha appena prendono un po’di vento generano una forza di spinta incredibile. Il prodiere, anche se molto preparato ed esperto di regate, quando si cimenta con questo tipo di vele prega sempre che tutto fili liscio e senza incorrere in qualche spiacevole incidente, dovuto ad una errata manovra od allo scarso coordinamento dell’equipaggio.

Quando si a che fare con vele che superano di parecchio i 100 mq, la gestione delle stesse diventa  spesso complicata ed alle volte capita, anche al migliore velista, di non riuscire nella perfetta issata od ammainata.

Hanse 400, solidità teutonica

Hanse 400

Il nuovo Hanse 400 è il terzo modello della seconda generazione di barche prodotte dal cantiere tedesco, che adotta i nuovi concetti costruttivi già visti nei scafi da 53 e 46 piedi.

La peculiarità di questa barca è la possibilità di avere una stratificazione realizzata interamente in composito di fibra di vetro e resina epossidica, che consente un risparmio di peso di oltre 400 kg,  assicurando inoltre una completa protezione contro i fenomeni di natura osmotica.

“Trans Lac en du”, sabato parte la regata notturna sul Garda

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Sabato, 30 gennaio, prenderà il via la regata invernale della “ Trans Lac en du 2010”, prestigiosa competizione velica riservata ad equipaggi composti solo da due membri.

Il nome della manifestazione fa il verso alle più prestigiose Transat oceaniche made in France, delle quali però si vuole prendere lo spirito competitivo ed  il valore agonistico.

Orvea, i migliori “salpa àncora” si producono in Brianza

Orvea vericelli elettrici

Molti forse non sanno che moltissime ditte che producono accessori per la nautica da diporto si trovano in zone molto distanti dal mare. La Brianza si sa è una terra molto operosa dove l’imprenditoria e la voglia del “fare e costruire” sono nel DNA naturale di queste genti.

Monza, capitale indiscussa di questa neo provincia, è  certamente molto più famosa, nel mondo, per le fabbriche di mobili o per il Gran Premio di Formula 1, che per la produzione di eliche e verricelli per uso nautico.  

Coperta della Barca, oggetto di design e studio

Coperta della Barca

Tanti anni fa quando le barche venivano costruite interamente a mano e senza l’ausilio di sofisticati software di progettazione tridimensionali, era assolutamente impensabile parlare di estetica della tuga, del pozzetto o dei passavanti.

Tutto veniva concepito in base al disegno dello scafo e degli ambienti interni e la coperta era solo il terminale di uno spazio che doveva rispondere  ad esigenze specifiche che vedevano, come primo obbiettivo,  l’ospitalità dell’equipaggio durante le manovre.

Tofinou 8mt, il day sailer di lusso

Tofinou 8 m

Ci sono barche piccole, con linee moderne ma dal fascino d’altri tempi. E’ il caso del Tofinou 8, prodotto dai cantieri Latitude 46 che già avevano realizzato un 9,5 metri. Con questo day sailer si possono provare delle emozioni e delle performance veliche di tutto rispetto, grazie ad una carena moderna che presenta un pinna di deriva, dal profilo idrodinamico di tipo sportivo.

La bellezza estetica ed i canoni costruttivi, tipicamente artigianali, ci riportano idealmente ad un recente passato, dove le barche venivano costruite non solo per soddisfare l’armatore desideroso di avere uno scafo veloce, ma anche per chi amava godere del pregio di materiali di qualità e della bravura di un maestro d’ascia o di un ebanista.

Della Pasqua DC 16, una barca d’elite

Della Pasqua DC 16

Presentato al salone di Genova del 2007 questo modello di 16 metri del cantiere Della Pasqua di Marina di Ravenna si affianca alla tradizionale produzione di modelli Fly Bridge, ponendosi come la naturale evoluzione del progetto open sportivo.

Questo motor yacht è stato pensato per soddisfare l’esigenza di un pubblico di armatori che desidera possedere uno scafo con caratteristiche di comodità e lusso in linea con la tendenza del mercato moderno.