33° America’s Cup, si è conclusa la coppa dei “capricci” Miliardari

Oracle

Finalmente è terminata la 33° edizione della Coppa America che da oltre un secolo assegna la coppa delle cento Ghinee alla barca a vela che vince la sfida tra detentore ed il suo challenger.

Dopo tre anni di inutili battaglie legali, ripicche, capricci e “sgarri” da boss degli anni trenta, l’ultima edizione della competizione sportiva, più antica del mondo, è stata vinta dal Team di BWM Oracle.

Volare con i “Flaps”

Flap idraulico

Molti conoscono il significato del nome Flaps, ma solo pochi conoscono veramente il modo corretto di utilizzarli durante la navigazione con la propria barca.

Come è noto una carena planante deve possedere un angolo di deadrise sufficiente al mantenimento di una certa rotta, mentre la prua deve avere una forma più accentuata con un maggiore angolo di inclinazione al fine di assicurare un migliore ingresso sull’onda ed un maggiore confort.

Stama 50, per chi di barche se ne intende

Stama 50
I cantieri navali Arturo Stabile sono conosciuti sin dal 1875 per la costruzione di grandi pescherecci e navi mercantili sino a 50 metri. Nonostante la fama del cantiere la produzione di barche da diporto in vetroresina è iniziata solo qualche anno fa, così da diversificare la tipologia produttiva.

Con la realizzazione dello Stama 50 il cantiere ha realizzato quel salto di qualità nel settore del motoryacht  di prestigio ed impegno finanziario. Il progetto della carena è di Maurizio Stabile, mentre il disegno della tuga e lo stile degli interni sono opera dell’architetto Tommaso Spadolini.

Sessa C68, una “veranda” vista mare

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La nuova ammiraglia del cantiere lombardo si presenta con una linea molto slanciata dove spicca il disegno aerodinamico della tuga contornata dalle ampie superfici vetrate che ne fanno un vero e proprio coupé e simbolo del nuovo design della casa.

Lo scafo con murate colorate di bronzo, accostate al classico bianco, rafforzano la ricerca dell’innovazione anche nell’accostamento dei colori da sempre vanto dell’azienda. I passavanti sono realizzati sfruttando l’altezza dell’impavesate che si raccorda in modo ottimale con la battagliola diventando essa stessa elemento architettonico nonché di sicurezza.

NM 43, la sportività del “Puro Sangue”

NM 43 yacht
Nautilus Marina è un piccolo cantiere che produce barche molto performanti con linee d’acqua sportive ed un piano di coperta pensato soprattutto per la regata, mantenendo comunque interni rifiniti e confortevoli, adatti a chi vuole usare la barca anche per crociere di piacere con amici e famiglie.

Lungo poco meno di 13 metri e con solo 5670 kg di dislocamento sono le caratteristiche principali del nuovo NM 43 realizzato sul bellissimo progetto di Pino Stillitano. Il peso estremamente contenuto potrebbe far pensare che questa barca sia esclusivamente concepita per utilizzo in regate, sacrificando ogni minimo fronzolo per limitare il peso.

Swan 60, la “Roll Royce” del Mare

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Non tutti gli automobilisti possono permettersi di comprare una Roll Royce, visto il prezzo e l’esclusività del mezzo. Allo stesso modo i possessori di una Swan 60 possono vantare una barca dalle caratteristiche uniche ed esclusive proprio come l’auto della Regina d’Inghilterra.

Questo 19 metri unisce caratteristiche di comodità e velocità tipiche dei modelli della casa Fillandese, coniugando: design moderno, linee d’acqua innovative, eleganza degli interni con la tecnologia costruttiva più moderna sia in termini di materiali che procedure.

Pacer 376 il racer del “Capo”

Pacer 376 bis

Il Pacer 376 è realizzato, utilizzando lo stampo del Dehler 37, dai cantieri Sudafricani Pacer Yachts che hanno mantenuto la proprietà degli stampi ceduti dalla casa tedesca, che aveva affidato ai sudafricani la realizzazione del suo scafo da 37 piedi.

Dopo la situazione di crisi del cantiere tedesco Pacer ha deciso di dare vita a questa nuova barca che si distingue dal suo predecessore per gli spigoli delle linee di carena e per la superficie velica d’impostazione corsaiola.

Boston Whaler 370, l’offshore per la pesca

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Quando nei primi anni sessanta il marchio Boston Whaler comparve sulle nostre acque era considerato un barchino stranissimo dalle forme inusuali e senza futuro per i patiti dell’epoca.

In realtà era la prima barca con una carena mai vista prima, piatta e squadrata, e con la garanzia dell’inaffondabilità di questo guscio molto pesante e robusto. Per chi all’epoca era abituato ad altre forme ed ai classici gommoni, questo mezzo apparve subito innovativo tanto da conquistarsi ben presto una folta schiera di ammiratori, soprattutto tra pescatori sportivi e cacciatori da laguna

33° America’s Cup, più ombre che luci

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Dopo tanta attesa per vedere iniziare la 33° edizione della Coppa America, le condizioni meteorologiche non adatte mettono a dura prova l’effettuazione delle regate. Dopo due giorni di continui rinvii ed annullamenti siamo quasi arrivati ad un punto morto.

Il problema in sostanza è che per far disputare le regate il comitato nominato dall’ISAF deve considerare diversi fattori. In primo luogo l’intensità del vento non deve superare mai i 15 nodi/ora e l’altezza delle onde il metro e mezzo.

Wake 46, una “rotoda” sul mare

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Nel mercato della nautica mondiale ci sono molti day cruiser di 14 metri, alcuni di cantieri famosi altri meno, ma nessuno è come il Weke 46. Progettata e costruita dalla giovane società Wayachts, fondata solo nel 2008, con sede a Milano e cantieri a Napoli, questa  imbarcazione è frutto dell’inventiva, design e dei nuovi concetti espressi dai neo fondatori e proprietari del cantiere.

Certamente non è da tutti debuttare con un progetto ardito e coraggioso, dalle linee innovative e dal design unico. Tanta spregiudicatezza è stata subito premiata, non appena lo scafo è stato varato. Infatti il Wake 46 si è aggiudicato il Millennium Yacht Design Awards, il prestigioso riconoscimento nel campo della nautica da diporto.

SLAM Humate, l’altra faccia dello sportswear

SLAM HUMATE

La SLAM ditta italiana specializzata nell’abbigliamento tecnico e sportivo per la vela presenta il suo ultimo capo della linea ATS – advanced technology sportswear – brand di punta della casa genovese.

Come sottolinea la stessa SLAM, nelle caratteristiche descrittive di questo nuovo jacket, lo Humate è stato realizzato dopo un attento studio scientifico volto a ricercare nuovi materiali, tessuti e tecnologie per le strutture e le forme.

Marten 72, il fast cruiser dei “Canguri”

Matern 72

Molti scafi cosiddetti fast cruiser in realtà sono delle barche progettate e concepite principalmente per la crociera, alle quali vengono aggiunti un armo più spinto ed alcuni particolari tecnici che permettono loro di confrontarsi in regata, senza troppe penalizzazioni rispetto agli avversari.

Il Marten 72, al contrario, è un puro racer  progettato da Reichel/Pugh, maghi della classe Open, pensato per un armatore che ricerca soprattutto ottime prestazioni veliche, ma che non disdegna di trascorrere qualche weekend con la famiglia o gli amici.

Comet 62 RS, un salotto sul mare

Comet 62

Il progetto del Comet 62 RS è stato commissionato allo studio Vallicelli, che da anni collabora con la Comar sin dai tempi in cui il cantiere era situato in provincia di Forli. Questo Raised Salon esalta la semplicità del progetto con la modernità delle linee di carena.

Il ponte si presenta completamente sgombro mentre la tuga è leggermente pronunciata, ma senza eccessi di sorta. Il pozzetto è molto ampio con sedute comode.

Meteo senza segreti

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Le perturbazioni e le depressioni extratropicali che investono normalmente le nostre regioni peninsulari caratterizzano il tipo di clima temperato di cui noi italici godiamo. La variabilità del tempo non inficia nella loro ciclicità dei comportamenti legati principalmente al loro carattere migratorio.

Si può parlare di depressioni extratropicali per quelle aree perturbate, cioè caratterizzate da un insieme di fenomeni meteorologici quali, vento, pioggia, variazioni temperatura ecc., che generalmente sono associati ad una zona di depressione, ossia una zona di bassa pressione.