La vela italiana è sempre più rosa

Donne-in-Barca

Il mitico Cino Ricci, skipper italiano plurivittorioso diventato noto al grande pubblico per aver condotto il 12 metri S.I. “Azzurra” nella sfida di Coppa America a Newport negli anni Ottanta, considera la presenza della donne  a bordo come la favilla che scatena le gelosie tra gli uomini.

Lo stesso, è convinto che lo spirito e la mentalità tipicamente mediterranee di noi italici portino gli skipper più a coccolare il “gentil sesso” che a comandarlo.

Noi Italiani non siamo duri d’animo per cui, a bordo, finisce per venir meno anche la regola fondamentale: una mano per te e una per la barca, alterandola in: una mano per te, una per la barca e una per la donna. Non abbiamo tre mani e quindi, prima o poi qualcosa non funzionerà.

Personalmente, essendomi formato come velista nei Glénans, posso condividere il punto di vista di Cino solo in parte, dato che nella scuola velica bretone vige l’assoluta parità e dignità tra i sessi senza compromessi di sorta. Nei vari stage che ho frequentato e condotto ho avuto indifferentemente sia donne che uomini a bordo e mai ho potuto assistere a problemi di carattere sessista.

Nei Glénans  donne e uomini lavorano, timonano, manovrano e sgobbano allo stesso modo senza favoritismi di sorta. Secondo il Ricci pensiero, mi si potrebbe obbiettare che là funziona così perché i bretoni sono duri d’animo ed poco inclini alle smancerie verso le donne.

In realtà la risposta non sta nell’asprezza del carattere, dei discendenti dei pescatori del nord ovest francese, ma nel fatto che in Francia la vela è considerata veramente uno sport per tutti e non una sorta di circolo elitario maschile per pochi e ricchi magnati o capitani d’industria che fanno dell’esclusività il loro stile di vita e dove le donne diventano, inevitabilmente, un contorno d’arredo.

Per fortuna, anche se lentamente, da noi qualcosa sta cambiando e lo dimostra il fatto che iniziano a formarsi equipaggi e team velici misti o formati da sole donne.

Ne è l’esempio il  Ladies First, un team velico composto esclusivamente  da donne che ha già raggiunto traguardi di tutto rispetto ed il cui skipper Cristiana Monina vanta una buona fama ed ottimi risultati in regate importati  quali: il Trofeo Pirelli a S.Margherita Ligure, dove hanno esordito con un ottimo terzo posto assoluto; la Rolex Capri Sailing Week a Capri; la Rolex Giraglia Cup a S. Tropez.

Il mio augurio per il futuro è che, in Italia, sempre più ragazze e donne si avvicinino alla vela non tanto come affermazione e rivendicazione di una pari opportunità (tanto cara al Ministro Carfagna), che nel rapporto col mare e nella vela in generale non avrebbero senso, ma piuttosto per la ricerca di uno stile di vita marinaresco unico ed ineguagliabile.

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