Alla sua età, c’è chi pensa ad uscire con gli amici, o magari andare a trascorrere le vacanze con loro, lontano dai genitori per gustare un pò di quell’indipendenza di cui una teenager ha bisogno, e che è una componente fondamentale della crescita e della formazione di una persona.
Non è il caso di Jessica Watson, australiana, classe 1993, che ha deciso di attraversare in solitario il mondo con la sua barca tutta rosa Ellás Pink Lady.
Penso farei il genitore sia un mestiere difficile, in questo caso esserlo della Watson comporterebbe una forza di volontà e una fiducia pari almeno a quella della figlia, che da sola è partita proprio stamattina (18 ottobre 2009) per un’avventura che la vedrà fuori da casa per ben otto mesi.
Jessica Watson non è nuova a questo genere di avventure: già lo scorso agosto aveva lasciato il porto di Sidney per battere il record che l’avrebbe vista come la più giovane ragazza a compiere il giro del mondo in solitario, incrociando a pochi chilometri dalla costa una nave mercantile che le aveva danneggiato la vela, reso impossibile la continuazione della traversata.
Recentemente un caso simile si è avuto in Olanda, dove Laura Dekker a soli tredici anni aveva manifestato l’intenzione di compiere il giro del mondo in barca a vela, azione che le è poi stata impedita dal tribunale, che fermando l’impresa a ritenuto opportuno togliere l’affidamento della ragazza ai genitori, per passarlo ai servizi sociali.
La Watson si prepara da anni a questa impresa, ed è decisa a portarla a termine. Dal suo blog apprendiamo, da un post scritto dalla mamma, che stamattina alle 9:49 A.M. ha attraversato la linea di partenza per tentare di battere il record che attualmente è di una ragazza di 18 anni, Jesse Martin, sua connazionale, che a soli 18 anni è entrata a far parte del guinness dei primati.