La Barcelona World Race continua a regalare sorprese, infatti, con l’uscita di scena di Michel Desjoyeaux e Francois Gabart dopo aver rotto la testa d’albero del loro Imoca 60, Virbac Paprec 3 regna incontrastato al comando della flotta.
Ma all’orizzonte aleggia lo spettro dei Quaranta Ruggenti, che presto o tardi inizieranno a far sentire tutta la potenza di cui sono capaci.
Per il momento, le condizioni meteo nell’Oceano Indiano del sud, zona in cui si sta muovendo la flotta, sono abbastanza insolite. Da un lato domina l’alta pressione che si è sviluppata sotto le Kerguelen e dall’altro, come accennavamo all’inizio, i Quaranta Ruggenti sono particolarmente silenziosi… Tuttavia, la regata è fortemente condizionata dalle porte di sicurezza anti iceberg, che chiaramente influiscono sulle strategie degli equipaggi in gara, costretti a restare più alti rispetto alla rotta ideale pur di sfruttare le caratteristiche depressioni di questa zona dell’Indiano.
La finestra meteo, almeno fino a stamattina, era a favore di Virbac Paprec 3, che si è lasciato alle spalle una delle tre depressioni, ed ora punta su Crozet gate. Tra gli inseguitori, Mapfre è quello che riesce a mantenere meglio la rotta sul gate, anche grazie ai venti più favorevoli, aumentando il vantaggio su Estrella Damm, che ieri gli stava col fiato sul collo a sole 29 miglia di distanza, mentre oggi era a 99.
Groupe Bel, in quarta posizione è a 15 miglia da Alex Pella e Pepe Ribes. Mirabaud e Neutrogena, rispettivamente in 6° e 4° posizione, hanno doppiato la longitudione di Capo di Buona Speranza e si spingono verso Algulhas gate. In ottava posizione, troviamo l’equipaggio femminile di Gaes a 1519 di miglia dai leader.
Hugo Boss, occupa la nona posizione e dista da Virbac Papre 1927 miglia. Il duo aveva subito un’avaria all’albero, ma è stata risolta in tempi brevi. Central Lachera, We are water e Forum Maritim chiudono rispettivamente in 10°,11, e 12° posizione la classifica.