La caduta fuori bordo di una persona è certamente uno degli eventi più gravi che vi possa capitare quando siete in navigazione con la vostra barca, tanto è vero che in Italia tutti gli esami per la patente nautica prevedono una “prova” pratica di manovre per il recupero dell’uomo a mare.
Nella realtà gli istruttori di vela vi spiegano come utilizzare le manovre corrette per avvicinarvi al naufrago, ma difficilmente vi insegnano come issarlo a bordo. Se infatti è già molto difficile ritrovare un membro dell’equipaggio caduto in mare, è ancora più complicato issarlo a bordo in tempi rapidi.
Le cadute in mare difficilmente si verificano in condizioni di meteorologiche serene con mare piatto ed assenza di onde; inoltre, molto spesso, accade che una volta individuato il malcapitato, questo non sia in grado di essere autonomo a causa dell’ipotermia o della perdita di conoscenza dovuta ad un trauma e pertanto sarete voi che dovrete provvedere al suo recupero.
Chi ha vissuto questa tragica esperienza ritiene fondamentale che mentre si ricerca il MOB – man over board – già si predisponga il mezzo per issarlo a bordo dato che in queste fasi concitate ogni secondo può essere vitale.
Se pensate che recuperare una persona di 80 kg, con cerate, stivali e maglioni addosso, sia una cosa semplice, beh allora vi sbagliate di grosso. Il peso in questo caso può aumentare del 30 % e, credetemi, con le sole forza delle braccia degli altri membri dell’equipaggio è praticamente impossibile compiere la manovra, a meno che non navighiate con l’incredibile Hulk a bordo – l’uomo verde dei fumetti dalla forza sovraumana -.
Fortunatamente in commercio vi sono dei sistemi per il recupero del MOB che possono agevolare le operazioni di sollevamento. La Sea Scoopa, ditta specializzata in mezzi di soccorso, a messo a punto una serie di battelli d’emergenza, forniti di una grande rete, che vi consentono letteralmente di “pescare” il povero naufrago.
Il battello Sea Scoopa è stato sviluppato per le organizzazioni di soccorso che hanno notevoli difficoltà nel sollevare un non-cooperativo, ferito od inconscio MOB a bordo di una nave di salvataggio, tanto più che molti dei volontari sono di costituzione normale, con poca forza fisica e scarsa potenza di sollevamento.
Il modello della Scoopa Mare, qui illustrato, è stato progettato per funzionare su tutti i tipi d’imbarcazioni con un bordo libero superiore a 1,5 metri ed una lunghezza adeguata del trincarino svincolato. Il processo è straordinariamente veloce ed efficiente. Nel video che accompagna il set d’emergenza, si vede il MOB letteralmente “pescato”, sollevato in orizzontale e messo in barella in meno di 60 secondi. In molte situazioni estreme il tempo è fondamentale e credo che non ci sia nessun altro dispositivo di salvataggio che può avvicinarsi a questo lasso di tempo.