Sabrina Gurioli, una delle match racer italiane più forti, è scomparsa nel pomeriggio di domenica scorsa all’Istituto di Meldola. Così, dopo una lunga malattia, si è spenta una delle protagoniste della vela, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.
Sabrina, infatti, portacolori del Circolo Velico Ravennate, aveva solo 39 anni, appena compiuti. I funerali si sono tenuti ieri pomeriggio a Forlì, nella città dove viveva e lavorava.
A pochi giorni dalla notizia di un altro lutto nel mondo della vela, sto parlando di Alfio Peraboni, stroncato da un ictus a soli 56 anni, è scomparsa anche Sabrina. La sua amica di sempre, Elena Orioli, ha commentato così:
Una persona speciale, in tutti i sensi, sia come velista che come amica. Era una ragazza solare, la ricorderò sempre con il sorriso spontaneo sul volto, L’estate scorsa in una tappa del Giro d’Italia a vela nella quale si disputava un match race è stata l’ultima volta che siamo state insieme in barca. Sabrina ha lottato fino all’ultimo, sperava di poter tornare a gareggiare.
Sabrina Gurioli aveva iniziato a gareggiare con le derive, ma è stato quando è passata ai match race, che ha dato il suo massimo come sportiva. In Italia, non aveva rivali, ma aveva conquistato anche titoli internazionali, aggiudicandosi quello di campionessa d’Europa e la medaglia d’argento ai Campionati europei di match race in Francia.
Franco Ricci, grande amico di Sabrina e istruttore di Scuola Italia in Vela ha detto che:
non è bastato il suo carattere forte e combattivo a vincere la lotta contro il tumore che la ha colpita due anni fa. Non so che dire, ho perso un’amica, con la quale ho condiviso monenti di gioia indimenticabili. Ricordo come ieri quando a dicessette anni, allora io ero istruttore di vela a Circolo nautico del Savio, Sabrina si iscrisse alla scuola di vela, era un’amante della vita e dedicava tutto il suo tempo libero alla vela. Grande campionessa nella disciplina del Match Race, amava il mare e la vela in tutte le sue sfaccettature.
Personalmente, non ho mai avuto la fortuna e il piacere di incontrare Sabrina, ma, come dicevo ad un lettore riguardo a Matteo Miceli e Tullio Picciolini, che purtroppo hanno dovuto abbandonare l’impresa di stabilire un nuovo tentativo di record, fa sempre piacere quando alle qualità tecniche si aggiungono quelle umane, come nel caso di Sabrina.
Noi di Yacht e Vela, non possiamo che unirci al dolore dei suoi cari, parenti e amici.
E’ una notizia veramente triste, ma sono sicuro che ora potrà veleggiare libera nell’oceano infinito, insieme ai più grandi uomini e donne di mare che l’hanno preceduta. Buon vento Sabrina.
Si, mi dispiace molto per la perdita di questa giovane campionessa. Non sono molte le donne che si dedicano a questo sport, secondo me, anni luce più appassionante del calcio… ma lei era davvero forte. Si, anch’io la immagino così, libera nell’oceano e in buona compagnia. Buon vento, Sabri.