Nelle prossime settimane gli amanti della vela d’altura potranno assistere alla spettacolare sfida dei Maxi Trimarani, da oltre 30 metri di lunghezza, nella contesa del Trofeo Jules Verne, titolo che premia la barca a vela che riesce a percorrere il giro del mondo senza scalo nel minor tempo possibile.
Sospinti dagli alisei sino alle basse latitudini, i trimarani dovranno superare il capo di Buona Speranza, e quindi sfruttando i venti portanti e le correnti oceaniche, tra quaranta ruggenti ed i cinquanta urlanti, raggiungere capo Leeuwin, in Australia, per poi arrivare sino alla “Fine del Mondo” doppiando il mitico capo Horn, “sogno” di ogni marinaio.
Il regolamento del trofeo Jules Verne non prevede che ci sia una competizione diretta tra barche, come nella Vendée de Globe, dato che ogni skipper può decidere il momento migliore per “lanciare” la propria partenza nel giro.
Tuttavia è assai probabile che si ripeta quanto accaduto a fine luglio per aggiudicarsi il record della traversata Atlantica, che ha visto Banque Populaire V partire due ore e mezza dopo Groupama 3 e tagliare l’arrivo, dopo solo 3 giorni 15 ore 25 minuti e 48 secondi, con 12 minuti di vantaggio sul rivale. Vedere le due barche, quasi appaiate, sulla linea d’arrivo ad oltre 25 nodi di velocità è stato senza dubbio uno spettacolo grandioso e quanto mai adrenalinico.
Pascal Bidégorry, skipper di Banque Populaire, nella conferenza stampa organizzata per presentare la sfida al Jules Verne, ha definito il record demolito in Atlantico alla stregua di sprint da centometrista, mentre considera il giro del mondo più simile ad una maratona olimpica, da dover affrontare con umiltà e grande determinazione sino all’ultimo miglio.
Franck Cammas, il giovane “guru” delle vela francese e skipper di Groupama 3, prepara la rivincita al rivale/amico Pascal, allenandosi duramente nelle acque di Cap Finistére in Bretagna, seriamente convinto di demolire l’attuale record, per compire il periplo del globo, di 50 giorni 16 ore 20 minuti e 4 secondi, stabilito nel 2005 da Bruno Peyron su Orange II.
I due skipper prevedono di salpare dall’isola di Ouessant per la metà di novembre, a poche ore l’uno dall’altro, quando le previsioni meteo marine, in oceano Atlantico, permetteranno di sfruttare una “finestra” di tempo ideale con venti superiori ai 30/40 nodi. Nonostante gli equipaggi siano composti da super professionisti, entrambi corretti e rispettosi dell’avversario, c’è da stare certi che daranno vita ad una vera e propria regata d’altura che si deciderà, probabilmente, all’ultimo miglio se non all’ultimo secondo.