Commodore, il primo a vincere il trofeo Jules Verne.

Quando ero giovane i moderni PC non esistevano ed i computer per casa erano più simili a dei video giochi che permettevano poco o nulla visto che lo sviluppo dei software non esisteva ed i programmi erano limitati a poche funzioni.

All’inizio degli anni ottanta la tedesca Commodore inizio la produzione del primo computer da casa il mitico Commodore 64, che possedeva una velocità da bradipo rispetto ai modelli successivi da milioni di bits.

La ditta di PC, che poi sparirà dal mercato a causa della spietata concorrenza proveniente della Silicon Vally, fu anche lo sponsor principale del primo vincitore del trofeo Jules Verne, ideato nel 1985 da Yves Le Cornec per premiare chi avesse percorso il giro del mondo a vela senza scalo in meno di 80 giorni.  

Bruno Peyron nel 1993 riuscì a conquistare il prestigioso trofeo compiendo la circumnavigazione del globo in 79 giorni, 6 ore 16 secondi, record poi migliorato nel 2002e nel 2005 con Orange II abbassando di oltre 29 giorni il primato. Negli anni novanta Peyron non avendo grandi sponsor alle spalle decise di adattare un catamarano di 23 metri, il Jet Service V, realizzato da un cantiere bretone e progettato da Gilles Ollier.

Questo multiscafo era stato progettato per la navigazione in solitario avendo solo due piccoli scafi in carbonio uniti da traverse cilindriche sulle quali venivano ancorati sia il bompresso che il trampolino. Il piano di coperta era molto semplice con due pozzetti dalle dimensioni microscopiche dove venivano rinviate tutte le manovre correnti. Prima di poter conquistare il primato il nuovo Commodore Explorer venne riportato in cantiere per poter essere rimesso a nuovo con molte modifiche ed interventi strutturali sugli scafi che vennero allungati di otre due metri. 

Nel gennaio del 1993 prima della partenza del trofeo lo scafo di Peyron venne dato per sfavorito rispetto ai due sfidanti Peter Blake e Olivier De Kersauson  che al contempo si stavano accingendo a compiere la stessa impresa e che fallirono miseramente per alcune collisioni con oggetti alle deriva che distrussero gli scafi. Commodore Explorer era stato pensato proprio per resistere a molti urti e collisioni tanto che era dotato di paratie stagne per sopportare l’apertura di falle.

Quanto infatti Peyron urto alcuni cetacei, nove giorni prima dell’arrivo, riuscì a completare la sua impresa grazia al fatto che le paratie resistettero all’affondamento permettendogli di navigare solo con le mura a dritta così da non imbarcare acqua su quelle di siistra compromesse.

Dopo questa esperienza Bruno Peyron divenne uno dei primi navigatori solitari a guadagnarsi fama internazionale e quindi anche la munificenza degli sponsor che poi gli regalarono il giusto budget per poter  abbassare il suo stesso record che ancora oggi resiste per i navigatori solitari.

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