E dopo una notte tempestosa, venne il giorno, l’undicesimo della mitica Route du Rhum, che vede il cagliaritano Andrea Mura ancora in testa alla flotta della sua categoria a bordo dell’open 50 Vento di Sardegna, mentre la Guadalupa diventa sempre più vicina.
Alle 07:40 di oggi Andrea Mura aveva guadagnato 138 miglia di vantaggio sul secondo, Luc Coquelin che lo tallona a bordo di Pour le Rire Medecin.
Ieri notte, Andrea, ha dovuto fare i conti con l’impeto del mare, infatti, a causa del forte mal tempo ha rotto il gennaker in testa d’albero. Sul suo blog si legge:
Ho avuto davvero paura che la mia regata fosse finita. Ho attraversato una zona di groppi temporaleschi, i venti hanno raggiunto i 30 nodi e il gennaker è letteralmente esploso. La gran parte della vela è finita sotto lo scafo e si è incastrata sotto la chiglia, ho impiegato un’ora per riportarla a bordo. È stato uno sforzo fisico disumano, la vela era completamente bagnata, recuperarla sembrava impossibile era pesantissima, temevo di dovermi buttare nel mezzo dell’Atlantico con il bombolino per tagliarla. Ho impiegato un’ora per salvare la vela e, durante quei momenti, la barca è stata praticamente ferma, anzi andava in retromarcia.
Andrea, infatti, temeva di aver perso miglia importanti, invece, quando è riuscito a far ripartire la barca, una notizia sorprendente l’ha raggiunto ricompensandolo di tutti gli sforzi compiuti, era addirittura in vantaggio rispetto ai suoi avversari!… Non se l’aspettava proprio.
Marco Nannini, l’altro azzurro rimasto in gara, dopo l’abbandono di Davide Consorte, invece, dal rilevamento satellitare di questa mattina alle 07:40 risulta 22° e veleggia a quasi 8 nodi leggermente più piano degli altri suoi concorrenti. Secondo le carte meteo dgli organizzatori della regata lo aspetta un’altro giorno di vento debole sotto i 10 nodi, ma Marco non perde il suo consueto buonumore.
E in questo braccio di ferro tra Andrea le perturbazioni atlantiche, stiamo a vedere cosa accadrà nelle prossime ore. Buon vento!