New England, born to Sail.

Nel 1885 Joshua Slocum,  il primo navigatore solitario che circumnavigò il globo, salpo’ da Boston, la capitale del New Elgland, per dirigere la prua della su barca Spray verso il sud Atlantico andando contro i venti costanti.

Se si guarda la mappa del New England si capisce perché  è qui che nasce la vela a stelle e strisce. Qui nacque l’America dei primi coloni che sbarcarono dal May-Flower, qui sono ambientate le avventure narrate da Kipling in “Capitani Coraggiosi”, come quelle dei pescatori d’altura che cercano di catturare i tonni giganti che abbiamo visto in film epici come la “Tempesta perfetta”.

Questi luoghi per i marinai americani sono un può come la Bretagna per noi europei, dove l’asprezza del mare ed i paesaggi stupendi contornano le uscite in barca anche quando il vento e poco più di una brezza.

Nelle baie del New England tutto trasuda di cultura marinara ed è come vivere in un museo a celo aperto dove ogni tela bianca ci ricorda un viaggio o una storia di mare. Del resto il museo navale di Boston è una delle principali attrazioni della città al pari del Freedom Trail o del Boston Garden, dove giocavano i mitici Celtic nel basket. 

E poi, come non ricordare che per oltre 50 anni a Newport, nel Rhode Island – stato che col Massachusetts, il Connecticut ed il Maine formano le terre del  New England -,  si è disputata la Coppa America.

Il 1983, quando partecipò anche la nostra Azzurra,  coincise anche con la prima sconfitta nella degli americani che dovettero cedere la Coppa Cento Ghinee agli sconosciuti australiani, per poi andarsela a riprendere 4 anni dopo a Freemantle.

La sconfitta in Coppa America fu per gli abitanti del New England una vera e propria catastrofe, non solo in termini economici, visto che a Newport la coppa non si è più disputata, ma soprattutto per il prestigio velico dei suoi abitanti. Basta pensare che la persona più odiata in queste baie a proprio Dennis Conner lo skipper battuto dai “canguri“.

A rendere gli abitanti del New England fieri del loro mare contribuisce anche una delle più apprezzate specialità culinarie in fatto di crostacei: l’aragosta. Ogni giorno da questi  porti esce una flotta di piccoli cabinati, le cosiddette lobster-boat , che catturano centinaia di crostacei che poi vengono esportati in tutto il mondo. In genere le aragoste sono ottime , ma personalmente posso garantire che quelle del Maine sono superbe ed anche molto economiche soprattutto se “divorate” sul posto.

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