Nauticat 525, per attraversare tutti gli oceani

Ci sono barche dal fascino e dal sapore “antico”, fatte di linee morbide e tondeggianti, realizzate con materiali di prima qualità, con scafi solidi ed interni con legni pregiati che col trascorrere rivelano il loro valore intrinseco. In un mercato delle nautica mondiale, dove la crisi si è fatta sentire ed i cantieri realizzano solo barche tutte uguali, vedere il nuovo Nauticat 525 mi riporta ad un recente passato.  

A vedere i disegni del nuovo scafo del cantiere finlandese, si può notare l’enfasi dei progettisti nel realizzare uno scafo adatto per la crociera intorno al mondo, con  caratteristiche uniche per una barca la cui clientela resta legata al cantiere, principalmente attraverso un sistema di interscambio attivo, di opinioni, esigenze e pareri, che diventano la base dei nuovi progetti.

In questo modo il cantiere incoraggiato dalla risposta positiva dei suoi armatori ha deciso di realizzare un nuovo yacht adatto alla crociera transoceanica, dove comodità, performance e semplicità d’uso sono  le caratteristiche principali del Nauticat 525.

Così la barca è stata pensata con un armo a ketch, cosa assolutamente rara oggi, mentre il disegno della chiglia riprende i canoni classici della progettazione con pinna lunga e skeg, sulla pala del timone. Il pozzetto è stato realizzato per ospitare comodamente oltre una decina di persone, senza però intralciare il timoniere o chi deve stare alle manovre.

Gli interni  sono costruiti con molta cura verso i particolari e legni pregiati che possono essere personalizzati scegliendo tra varie essenze, quali il mogano, il teck, il rovere. Il layout prevede quattro cabine e due bagni ma volendo la personalizzazione è lasciata quasi interamente al futuro armatore, che può scegliere tra molte varianti.

La motorizzazione prevede un potente motore Volvo Penta da oltre 150 hp, che garantisce un’ottima velocità di crociera vicina ai 9 nodi, mantenendo un’autonomia di oltre 1500 miglia, così da non avere nessun problema di rifornimento di carburante anche quando si naviga in zone remote o isole scarsamente abitate.

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