Dominator, la crisi si supera anche così!

Dominetor

Dopo poco più di un decennio di vita il cantiere di Fano  Dominator passa di mano. Il brand Dominator è infatti stato acquistato da un gruppo di investitori austriaci che tenteranno di rilanciare il marchio e la produzione di questi prestigiosi scafi.

Il cantiere fanese, che negli ultimi anni si era imposto all’attenzione del pubblico e degli operatori del settore per la costruzione di barche molto innovative e ben disegnate, alla fine del 2009 aveva chiesto l’amministrazione controllata ed un concordato preventivo coi creditori , dato che i debiti erano esplosi esponenzialmente.

Ora alla guida del cantiere vie è una cordata che  fa capo a Wolfgang Pernsteiner , che ha fondato la Dominator Yachts Srl sulle ceneri delle vecchia società. Il nuovo piano industriale, illustrato dal nuovo CEO Edgar Ehrlich prevede come primo obbiettivo quello di mantenere fede alla commesse in essere per poi puntare sul rinnovamento della gamma sempre mantenendo la possibilità di customizzare i propri prodotti a seconde delle esigenze del cliente.

L’impegno finanziario iniziale si aggira tra i 10 e 12 milioni di euro per poi vedere aumentare nel triennio successivo a circa 20 milioni così da poter garantire quella solidità economica e di sviluppo industriale di cui tanto aveva bisogno il cantiere.

La progettazione degli scafi sarà sempre affidata alla cura dello  Studio T4 design, coadiuvati da Enrico Gobbi e da Peter Zuber.

Tutti i dipendenti della vecchia gestione saranno coinvolti nel nuovo progetto di sviluppo con l’intento di migliorare ed incentivare la produttività anche con dei premi di produzione legati alla realizzazione degli scafi ed alla customizzazione dei progetti.

Entro un paio di anni la nuova proprietà spera di realizzare almeno 20/25 anno con l’intento non celato di arrivare ad un massimo di 30, tutte di dimensioni medio grandi a partire dalla consegna del nuovo 39 M realizzato in alluminio presso lo storico Cantiere Rossi di Viareggio, dopodichè sarà presentato, sia al salone di Cannes che a quello di Genova, il nuovo Dominator  720, fiore all’occhiello della produzione e della gamma.

Certo una storia con lieto fine anche se sempre di più assistiamo, dopo il fallimento e la cessione ai Cinesi del Cantiere della Pietà, alla conquista dei nostri brand da parte di investitori transnazionali che certo aiutano a mantenere l’occupazione, ma che non  perseguono lo sviluppo del made in Italy.

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