Dopo l’ultima classifica ,stilata l’altro giorno , il duo del Figaro 2 Bénéteau – Banque Populaire – ha ritrovato il suo posto nel trio di testa degli aspiranti vincitori. Dopo aver superato il limite delle 1000 miglia all’arrivo Jeanne e Gérald, sono convinti che la loro regata possa avere una conclusione molto positiva, dopo alcune giornate passate nell’incertezza di aver fatto la scelta giusta, a causa di una diversa strategia attuata rispetto agli avversari diretti.
L’equipaggio di Banque Populaire si è ritrovato alla fine nel gruppo dei favoriti senza quasi aver forzato l’andatura per raggiungere il gruppo di testa formato dal Brit Air, Saveol e Cercle vert, tutte imbarcazioni molto performanti e velocissime.
Malgrado la temperatura alta e il sole di “piombo” che gioca pesantemente sul fisico dell’equipaggio, il morale del duo di Banque Populaire è molto alto come testimonia il report fatto dalla giovane skipper francese al suo team di terra:
Tutto va magnificamente su Banque Populaire, anche se siamo molto stanchi a causa delle giornate con il calore che non cessa di aumentare come se fossimo in un forno. Per fortuna le notti sono dolci e riusciamo a riposare. In considerazione di questo abbiamo deciso con Gérald di fare molte più turni di barra durante il giorno così da poter recuperare più in fretta le forze e non stare troppo tempo sotto il sole. Aldilà del caldo questa parte del percorso è molto bella. La barca scivola bene e le notti sono chiare anche se la luna si alza tardi e il vento è piuttosto regolare.”
La caccia alla posizione più significativa è ora lanciata e Banque Populaire si trova sulla rotta giusta e la vittoria sarà di chi avrà saputo meglio avanzare e trovare la rotta ideale in rapporto al vento ed alle correnti.
Fra poco più di 3 giorni sapremo come questa Transat 2010 si sarà conclusa col risultato sperato ed allora potremo senza dubbio fare tutte le nostre considerazioni sulle strategie adottate. Resta comunque il fatto che anche questa regata ha messo a dura prova gli equipaggi e si è dimostrata ancora una volta una competizione molto serrata e difficile sotto ogni punto di vista, quello umano soprattutto.