La barca e la vela in generale sono degli sport bellissimi, sia da praticare che da vivere anche solo come un’esperienza in una splendida crociera. Anche se i rischi di andare in barca non sono collegati necessariamente con la pratica della vela, tuttavia vi sono dei pericolo oggettivi che non possono essere sottovalutati.
Per andate sottocoperta si deve passare necessariamente attraverso il tambuccio e questo eklemento molte volte può diventare un pericolo dato che vi sono delle componenti che possono causare delle ferite anche gravi. In particolare i tambucci moderni in materiale di policarbonato hanno delle chiusure con un perno che spunta e si unisce con la ghigliottina.
Se disgraziatamente qualche componente dell’equipaggio lascia il tambuccio mezzo aperto, può capitare che un malcapitato risalendo in coperta non si avveda della mezza apertura andando a cozzare proprio contro questo perno.
Le conseguenze possono essere abbastanza gravi con ferite lacero contuse sul cuoio capelluto o su altre parti della testa. Allo stesso modo il tambuccio può essere un pericolo quando si deve sistemare la randa o mentre si prende una mano di terzaroli.
Capita molto spesso che se chi lavoro in coperta non si accorga che il tambuccio è rimasto aperto, per finire inevitabilmente con un piede in fallo, cadendo nel vuoto così da procurarsi, come minimo, una contusione agli arti inferiori, se non una grave frattura.
Per questo è sempre molto importante sapere come muoversi quando ci si trova in barca dato che cadute, ferite o peggio fratture, sono sempre in agguato se non si mantiene fede ad un proverbio antico come la vela: “Una mano per te ed una per la barca”.
Questo detto sta semplicemente ad indicare che anche se si devono effettuare manovre in piena sincronia è sempre importante pensare prima alla propria incolumità che alla gestione della barca, dato che anche un piccolo incidente in alto mare può trasformarsi in una tragedia dalle conseguenze drammatiche. Nei prossimi post parleremo di altri pericolo da evitare in barca così da porre l’attenzione su questo annoso problema.