Era da parecchio tempo che si vociferava la notizia, nei giorni scorsi si è avuta la comunicazione ufficiale: il team Puma, secondo classificato alla Volvo Ocean Race 2008-2009, sarà al via anche nella prossima edizione del giro del mondo in equipaggio a tappe.
La regata dovrebbe partire nell’autunno del 2011, per concludersi verso l’estate del 2012, dopo aver percorso tutto il periplo del mondo ed aver navigato nei maggiori mari ed oceani della terra.
L’ultima edizione di questa entusiasmante competizione velica ha visto protagonista oltre al “Puma” anche l’equipaggio capitanato dallo skipper Brasiliano Torben Grael, il quale di recente si è segnalo alle cronache mondiali per il salvataggio di due persone durante l’alluvione che ha colpito Rio de Janeiro nei giorni scorsi.
Il team capitanato da Ken Read per questa nuova avventura potrà contare anche sull’apporto tecnico della BERG Propulsione e quindi il team sarà denominato ufficialmente PUMA Ocean Racing, powered by BERG Propulsion. Il main sponsor rimarrà il fornitore ufficiale di scarpe ed abbigliamento sportivo.
Il VOR 70 Puma si aggiunge così a Italia 70, capitanata dal nostro Giovanni Soldini alla sua prima esperienza con i VOR 70, mentre Groupama e un team di Abu Dhabi hanno già ufficialmente confermato l’iscrizione alla prossima VOR, senza però ufficializzare i nomi degli skipper.
Sarebbe bellissimo se al timone del team francese di Groupama potesse esserci il recente vincitore del trofeo Jules Verne, Franck Cammas, dato che il livello della partecipazione a questo punto sarebbe già altissimo.
Se tutto andrà come previsto, dato che vi sono già due barche spagnole in procinto di annunciare la loro partecipazione al giro del mondo, il numero delle barche partecipanti potrebbe arrivare ad 8/10 , non male visto che nelle ultime due edizioni si era riusciti ad arrivare a solo al massimo di 6/7.
Entro la fine di questo mese sarà annunciata anche la tappa preliminare della Volvo Ocean Race, che con tutta probabilità potrebbe interessare anche l’area del Mediterraneo, vista anche la partecipazione di un team italiano. L’unico neo di queste manifestazioni di prestigio è la scarsa copertura mediatica che, a mala mena, si limita a qualche report di pochi secondi nelle trasmissioni sui canali dedicati, come quello di Sailing Channel su Sky.