Louis Vuitton Trophy 2010, stavolta ci siamo appassionati. Con trasporto inevitabile, dopo aver chiuso gli occhi e sperato che il vento si stipasse in un altro angolo del globo. Per fortuna il mare, diversamente da neve e ghiaccio, non si consuma mai. Altrimenti avrebbe avuto il suo bel daffare a conservarsi in condizioni dignitose dopo una giornata così intensa come è stata quella che si è sviluppata nei meandri delle acque del neozelandese Waitemata Harbour di Auckland. In effetti sono stati ben 7 i match disputati per concludere il Round Robin e passare alla fase successiva del Louis Vuitton Trophy.
L’incontro più atteso in calendario, specie per noi appassionati italiani, era sicuramente il derby tricolore tra Azzurra e Mascalzone Latino, e il confronto non ha tradito le attese: in palio c’era il secondo posto, impossibile risparmiarsi. Ne è nata una regata entusiasmante dal primo all’ultimo metro. I due equipaggi hanno scelto lati del campo diversi: Azzurra a destra, Mascalzone a sinistra. Azzurra si avvantaggia e gira prima, Mascalzone insegue. Ma insegue bene, gonfia subito il gennaker, si avvicina, conquista l’interno. Il confronto è proseguito tra schermaglie tattiche fino all’ultima bolina, quando un salto di vento ha premiato i Mascalzoni avvantaggiandoli definitivamente per la poppa conclusiva. Non una cavalcata trionfale: il divario tra i due equipaggi è stato di soli 13”, a testimonianza dell’equivalersi delle forze in campo. Domani inizia il Round ad eliminazione. Questi gli abbinamenti: Azzurra vs Artemis, All4One vs TeamOrigin, Mascalzone Latino Audi Team vs Aleph, Emirates Team New Zealand vs Synergy.