Incentivi nautica 2010: sì di Scajola. Ecco di che si tratta

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In attesa che il Governo italiano possa prevedere un ripensamento rispetto alla decisione di non attribuire più alcun incentivo per l’acquisto di auto e moto, il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha dato il via libera alla ditribuzione di incentivi dedicati al comparto nautico al fine di prevenirne e limitarne la crisi. Seguendo il percorso intrapreso anche con le aziende del setore automobilistico, l’esecutivo nazionale ha messo in cassaforte oltre 300 milioni di euro da dividersi, proporzionalmente alle necessità, tra comparto agricolo e nautico. Il decreto dovrebbe essere licenziato venerdì dal Consiglio dei Ministri dopo un parto complicato per una differenza di vedute sull’argomento tra Scajola stesso e il Ministro Giulio Tremonti: i professionisti del settore hanno accolto la notizia in maniera entusiasta anche se attendono con ansia l’effettività dello stanziamento (di cui si parla da diversi mesi).

Nelle parole di Anton Francesco Albertoni, referente principale della Ucina (Confindustria della nautica), il pensiero ai dipendenti di un contesto – quello nautico – che interessa uno spicchio importante della penisola: “È un grande risultato, frutto del lavoro fatto da molti mesi dalla nostra associazione. Per la prima volta viene riconosciuto al settore nautico uno status di comparto dell’industria alla pari degli altri“.
Di quale tipologia di incentivi si tratta? Presto detto, con tanto di fedeltà alle parole di Scajola: gli aiuti riguarderanno gli stampi in vetroresina e i fuoribordo, erogati nel rispetto ambientale poichè verrà sostenuto in primis chi deciderà di sviluppare tecnologie in grado di inquinare meno.

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