The Sailing GPS, il tattico tascabile

Alcuni strumenti elettronici di bordo sono molto costosi e sofisticati altri molto semplici e di facile uso, così da essere alla portata di tutti. Di recente una casa statunitense ha immesso sul mercato un nuovo tipo di GPS da utilizzare prevalentemente in regata o anche quando si deve doppiare un capo di bolina.

Infatti molti equipaggi, formati da non professionisti e che si cimentano in regate di circuito, non possono certo permettessi l’esperienza di un “tattico” a bordo, così  decisioni fondamentali, come quelle di quando virare, vengono lasciate molto spesso allo skipper stesso. Purtroppo accade spesso, che si può essere buoni timonieri, ma pessimi strateghi, così che un lato perfetto può essere rovinato da una virata sbagliata.

Il sailing GPS è un piccolo ed anche molto economico strumento che vi permette di calcolare esattamente il punto in cui virare in regata dopo aver raggiunto la lay line perfetta. Questo GPS non è nient’altro che un piccolo ricevitore satellitare munito di display grafico che una volta impostato con i dati richiesti – coordinate del punto della boa o di destinazione, direzione del vento – vi darà il punto esatto in cui cambiare mura senza che questo comporti di sprecare miglia o tempo.

Oltre che all’impiego in regata questo strumento è utilissimo quando si devono effettuare delle lunghe boline per doppiare un capo od un promontorio così da poter ottimizzare la navigazione senza perdere tempo in continui bordi e tentativi.

L’andatura di bolina per risalire un punto contro vento è certamente l’andatura più difficile dato che molte volte, se non si calcola lo scarroccio, si rischia di scadere troppo e non riuscire mai ad arrivare alla meta.

Il Sailing GPS non sostituisce gli altri strumenti di bordo, ma è studiato per coadiuvare il timoniere od il tattico nella scelta migliore. La casa produttrice per il momento non è intenzionata ad avere distributori, pertanto gli appassionati potranno acquistarlo on line al prezzo economico di circa 300 dollari US che, visto il cambio favorevole dell’euro, sono poco più di 200 unità monetarie del vecchio contienente.