Ci sono barche che restano forse per sempre nei sogni di ogni velista e tra queste, per me, c’è sicuramente il nuovo sloop della Nautor: lo Swan 90. L’ultimo nato della casa finnica è una barca bellissima dalle linee inconfondibili ed uniche.
Un’autentica Ferrari del mare velocissima e curata in ogni particolare, così da rispondere alle nuove richieste di mercato degli armatori dei maxi yacht che ricercano confort per la crociera e prestazioni e tecnologia per le regate.
A prima vista si riconosce inconfondibilmente la firma del “mago” del design l’argentino German Frers, che nel progetto vuole esaltare la forma, lo spazio e le sezioni per mantenere la purezza delle proporzioni dello scafo. La tuga è quasi piatta e si fonde con il ponte completamente flush deck, mentre il baglio massimo arretrato e l’altezza del bordo libero sono studiati ed equilibrati da far apparire questo sloop di quasi 27 metri filante e snello, nonostante la mole.
Il pregio di questo yacht sta tutto nell’esperienza del progettista che pur non esasperando una ricerca dell’estetica pura e fine a se stessa, ha raggiunto un equilibrio armonico insuperabile ed unico, senza però compromettere i canoni tipici del cantiere Nautor di barche solide ed orientate alle navigazioni oceaniche.
Lo scafo è integralmente costruito in infusione così da impregnare le fibre con la giusta quantità di resina senza eccedere nel forzare il processo di polimerizzazione del materiale composito sia di vetroresina che carbonio, scelta questa che è lasciata in opzione al futuro armatore.
Questa opzione è consigliata per chi vuole alternare crociere da sogno alle regate del circuito mondiale maxi yacht, dove questa barca sarà certamente protagonista nel prossimo futuro. L’armo prevede una randa da 254 mq, mentre il fiocco rollabile a 9/10 è di “soli” 198mq, così da equilibrare lo sbandamento con la forza raddrizzante della pinna di deriva, alle andature al vento.
Anche gli interni sono un vero e proprio capolavoro di architettura, anche se mantengono la tradizionale praticità d’uso tipica degli Swan. Il compromesso è riuscito a tal punto che ogni ambiente è stato realizzato per trasmettere il calore dell’essenza del materiale con cui è stato realizzato.
La cabina amatoriale è molto sobria ma con ampi spazi interni e un bagno privato dalle dimensioni più che generose e con doccia separata. La cucina è stata ricavata in una zona separata dalla dinette centrale e dotata di ogni attrezzatura da farla sembrare quella di un ristorante.
In navigazione lo sbandamento è compensato dai 18000 kg di piombo del siluro di zavorra dal profilo idrodinamico, così da permettere prestazioni sensazionali ad ogni andatura. Al traverso con solo 15 nodi di vento reale si possono toccare quasi i 20 nodi di velocità, con accelerazioni impressionanti dopo le virate.
Una barca bellissima che per me e per molti resterà un sogno, a meno di non azzeccare il sei al superenalotto grazie ai buoni auspici della dea bendata.