Molte barche possono vantare doti di stabilità e prestazioni velocistiche, solo poche invece, riescono a garantire: confort, vivibilità a bordo e capacità di poter macinare miglia su miglia in tutta tranquillità.
Il progetto di questo Contest 60 CS , del cantiere olandese più conosciuto nel mondo velico, è stato affidato al progettista Georg Nissen già noto per aver disegnato altri modelli della Contest. La filosofia di base del progettista è quella di mantenere inalterate le prerogative ed i concetti che sono alla base del modus operandi del cantiere.
Lo scafo si presenta con uno slancio contenuto ed un dritto di prua quasi verticale, che permette di aumentare la linea di galleggiamento e di conseguenza il volume degli spazi interni. Le murate molto alte sul piano di galleggiamento ed un baglio di quasi 5,45 metri, posto a centro scafo, hanno permesso di ottenere una grande stabilità anche in condizione di mare formato.
Il poderoso piano velico viene compensato da quasi 10 tonnellate di zavorra poste nella pinna di deriva, che s’immerge sino a 2,5 metri di profondità.
La costruzione dello scafo prevede l’utilizzo della tecnica del Sandwich mediante il sistema “Complex vacuum infusion system”, così da ottenere una struttura solida ma allo stesso tempo molto leggera ed isolata. I punti strutturali di maggiore sforzo vengono rinforzati con laminato pieno al fine di consentire una maggiore rigidità e robustezza.
La coperta è stata progettata per ottenere il maggior confort sia in navigazione che nelle soste in rada ed in porto. La parte prodiera è del tipo flush deck, completamente libera e con tutti i passauomo montai a filo, si trasforma in un grande prendisole.
Il pozzetto, molto ampio e con sedute comode, è suddiviso in due zone distinte: una dedicata alle navigazione ed alle manovre e l’altra all’equipaggio in relax. La doppia timoneria facilita la visibilità anche con sprayhood montato. La protezione del timoniere dal vento e dal mare è garantita da una tuga alta e corta, che permette di evitare le spiacevoli ondate in pozzetto.
Gli interni sono molto curati e rifiniti con materiale di pregio ed abbondanza di legni masselli. Molto bella anche la predisposizione del layout degli spazi, che prevede una cabina amatoriale a poppa con letto matrimoniale, un quadrato con tavolo e divani ad U di cui uno centrale, che funge anche da divisorio e piccola libreria, mentre la cucina, a murata, è posta nel corridoio d’accesso alla cabina armatoriale, in posizione scomoda e poco azzeccata.
A vela la barca dà il meglio di sè a tutte le andature, spuntando velocità di tutto rispetto anche con venti non troppo sostenuti. Ovviamente le andature portanti si rivelano quelle preferite, dove lo scafo permette accelerazioni grazie anche alla capacità di raddrizzamento del bulbo.
Da sottolineare l’ampio gavone di poppa dove è possibile stivare il tender senza sgonfiarlo, grazie ad apposite selle e alla spiaggetta con apertura idraulica.
Questo Contest 60 è una barca sicura e solida, adatta per lunghe navigazioni oceaniche. Inoltre anche le traversate impegnative, possono diventare molto divertenti, grazie alle doti veliche dello scafo e dell’armo, come se ci si trovasse sul piccolo “Flying Dutchman”