Un distacco che supera leggermente il chilometro. È questa la distanza che AkzoNobel è stato in grado di infliggere a Scallywag nel momento in cui ha tagliato la linea del traguardo ad Auckland. È così ha potuto mettere le mani sulla sesta tappa della Volvo Ocean Race. Sembrava quasi una volata di quelle che si vedono nel ciclismo al giro d’Italia, con Mapfre che si è classificata sul gradino più basso del podio.
Volvo Ocean Race, ecco il finale di Auckland
Sul traguardo di Auckland, alla fine dei conti, è stato un vero e proprio spettacolo, con la bellezza di cinque imbarcazioni che sono arrivate tutte insieme. Ed è stato chiaramente l’epilogo perfetto dopo più di 6100 miglia di navigazione della sesta tappa della Volvo Ocean Race in cui la flotta ha avuto un gran numero di difficoltà nella ricerca della rotta migliore, ben lontani rispetto a quella diretta.
Una navigazione mai noiosa
Una navigazione che non ha certamente avuto momenti di noia, visto che praticamente ogni barca è stata per una volta in prima posizione. Certo, alla fine AkzoNobel l’ha spuntata pur sempre di un chilometro, che è ben diverso rispetto alla volata che ha racchiuso nel 1993-94 in 12 secondi il maxi La Poste e il Whitbread 60 Galicia Pescanova. La prossima tappa della Volvo Ocean Race si svolgerà il prossimo 18 marzo e le speranze sono quelle di avere la flotta tutta al completo.