L’appuntamento genovese con la nautica, ormai, è tra i più attesi della fine dell’estate. E quest’anno l’edizione è molto particolare perché di certo lancerà nuovamente il settore, attanagliato dalla crisi degli anni passati. Insomma, il futuro dell’evento è roseo.
La presidente di Ucina Confindustria Nautica Carla Demaria non ha dubbi sull’esito della rassegna che aprirà i battenti il 20 settembre e segnerà di certo il rilancio del settore. La sua lunga dichiarazione è emblematica. La riportiamo di seguito:
“Mi aspetto un salone positivo perchè il mercato ci accompagna. Ci meritiamo un grande salone nautico per averlo difeso e presidiato negli anni duri. Ancorchè attaccato, rimane nel circuito internazionale perché ne soddisfa i criteri. Non esiste altra vetrina in Italia che possa fare lo stesso.
Il 57% degli espositori presenti l’anno scorso – precisa – quest’anno ha aumentato l’investimento. Hanno portato più barche o hanno preso più spazi. Il padiglione B riservato ai fuori bordo era tutto esaurito a dieci giorni dall’apertura delle iscrizioni in maggio.
Ucina – afferma Demaria – ha lavorato per sviluppare un bel salone ma ad aiutarci moltissimo è il mercato. Lo confermano i dati sul leasing nautico forniti da Assilea, una crescita del 44% dei contratti e del 26% in valore assoluto nei primi cinque mesi del 2016 rispetto ai primi cinque mesi del 2015. Sono clienti italiani, significa che è ripreso il mercato interno. A questo si aggiunge una crescita del 17% del fatturato globale della nautica italiana 2015 rispetto al 2014, un +40% nel settore fuori bordo nell’ultimo biennio. E se il mercato interno riprende, tornano al salone gli espositori stranieri, un fatto che ci conforta molto”.
C’è un po’ di rammarico per i grandi marchi usciti da Ucina ma sono perdite fisiologiche che certamente saranno una lezione per quanti vogliono diventare protagonisti del settore.