Franchini 74, un’emozione di barca

Franchini emozione 74

Per molti lo stile di una barca è tutto, per altri contano solo le prestazioni. Chi acquista uno yacht Franchini, invece, ricerca sempre un qualcosa in più: la voglia di andare per mare.

Il nuovo modello della casa da 74 piedi rappresenta la sintesi dei concetti del cantiere di Mondolfo: barche belle, solide, confortevoli e dalla linea che richiama inequivocabilmente le Lobster Boat della Est coast statunitense. Le barche da pesca, spesso costruite con pezzi di risulta, per chi voleva navigare su scafi per andare per mare con un certo stile senza essere paragonato al possessore di un ferro da stiro.

Massimo Franchini dopo l’esperienza riuscita dell’Emozione 55 ha voluto realizzare uno scafo di classe superiore, partendo però dai contenuti già visti nel suo predecessore di 16 metri. La carena del nuovo 74 è stata realizzata grazie alla collaborazione dello studio americano di Raymond Hunt, che da anni è impegnato nei progetti idrodinamici delle carene e molte volte copiato.

La stratificazione della vetroresina viene realizzata mediante la tecnica dell’infusione, grazie anche all’esperienza maturata da Franchini in questa metodologia operativa, essendo stato il primo in Italia a mettere a punto questo sistema di polimerizzazione del materiale composito.

La coperta e l’opera morta sono realizzati in sandwich, mentre le parti di rinforzo strutturali sono realizzate con laminati di Kevlar, al fine di ottenere una maggiore rigidità e garantire un’efficace barriera anti collisione.

Gli interni sono in stile sobrio senza eccessi da design esasperato con spazi ampi e ben rifiniti, dove l’abitabilità prende il sopravvento sull’estetica.  La zona living è un corpo unico col pozzetto seppur suddivisa in zone da movimenti di livelli che danno un tocco in più al progetto. In dinette si trova anche una piccola zona cottura, oltre alla normale ed ampia cucina sottocoperta, per riscaldare o preparare pietanze all’ultimo secondo.

Le cabine sono ampie, molto comode e con accesso diretto alla toilette. La motorizzazione standard prevede l’installazione di due MAN da 1.550 hp cadauno, che garantiscono velocità di punta oltre i 30 nodi.

Alla prova la barca si comporta egragiamente e nonostante la mole della stazza, il rollio è molto contenuto e non necessita di sistemi giroscopici per stabilizzare lo scafo. Dal Fly si timona in modo ottimale con una visuale perfetta sulla linea dell’orizzonte e sulla prua.

Accelerazioni e sensazioni sono corrette anche in virate molto accentuate, dove la barca risponde in modo facile e senza imprevisti. La planata si ottiene a soli 1500 giri/min a circa 20 nodi di velocità e con consumi molto contenuti – circa 240 litri/h – , questo grazie anche al disegno della carena pulito e molto efficiente.

Insomma il Franchini 74 è proprio una barca per chi cerca “Emozioni” pure e senza compromessi di life style.

Lascia un commento