Come ogni anno nel mese di dicembre si disputa una delle regate d’altura più spettacolari ed impegnative del mondo. Il giorno di Santo Stefano, quando nella penisola italica la maggior parte dei concittadini sta smaltendo i postumi dei bagordi del pranzo di Natale, nell’altra parte del globo circa una sessantina di equipaggi salpano dalla splendida baia di Sydney per raggiungere la capitale della Tasmania.
La Rolex Sydeny-Hobart da sempre è l’appuntamento d’eccellenza della stagione velica australiana e quest’anno festeggia le sue 65 candeline. Il percorso all’apparenza è abbastanza breve, ma ricco d’insidie e pericoli, tant’è che negli anni si sono registrate molte perdite, dovute sia a causa di naufragi di barche, che per la scomparsa di membri di equipaggi.
Nelle 628 miglia che separano le due città, gli skipper dovranno navigare nelle gelide acque del mare di Tasmania passando attraverso l’insidioso stretto di Bass, dove a causa delle forti correnti oceaniche e l’intensità dei venti, si possono incontrare repentini ed imprevisti mutamenti climatici causati dalle depressioni meridionali che si infrangono contro le coste del sud Australia.
Gli equipaggi provengono da tutto il mondo e vi sono varie categorie in competizione, dai Maxi Yacht di oltre trenta metri, alle barche di semi serie come Swan od X-yacht. Il record di percorrenza in tempo assoluto è detenuto dal maxi Wild Oats XI, ottenuto nell’edizione del 2005, con il tempo di un giorno 18 ore e 40 minuti, e timonato da Mark Richards.
Anche quest’anno Wild Oats XI sarà la barca da battere, visto che si è aggiudicata 3 delle ultime quattro edizioni, mentre speriamo che altre barche come Alfa Romeo possano ben figurare se non regalarci un vero e proprio miracolo.
Partecipare ad una regata come questa non solo permette di raggiungere livelli di altissimo prestigio nel ranking mondiale della vela, ma soprattutto mette in risalto la capacità degli equipaggi di saper affrontare condizioni climatiche difficili se non alle volte impossibili. In alcune edizione infatti, i due terzi delle barche partecipanti hanno dovuto ritirasi per avarie o drammatici naufragi.
Al pari delle transat europee la Rolex Sydney- Hobart regala ai vincitori una notorietà tale, da poter essere considerata un vero e proprio campionato del mondo della vela d’altura dell’emisfero australe, visto la passione e l’attenzione mediatica che Australiani e Neozelandesi danno alla vela.
Come da tradizione la Rolex Sydney-Hobart è preceduta da una serie di regate costiere, le cosiddette Rating Series, in programma dal 17 al 20 dicembre, dove gli equipaggi professionisti e non, mettono a punto gli assetti della propria barca in vista della regata più importante.
Mi auguro che questa edizione possa svolgersi senza nessun problema, regalando agli appassionati una sfida sul filo di lana e magari, la gioia di vedere un equipaggio del “vecchio” continente primeggiare tra canguri e kiwi.