Fino a ieri Luna Rossa sperava di poter contendere ad Emirates l’ingresso all’America’s Cup del prossimo settembre, non tanto per la competitività della barca italiana, quanto per la possibilità che gli avversari incappassero in qualche disgrazia, come nella seconda regata del Round Race della Louis Vuitton Cup 2013. Ma di fronte alle gare di ieri sera le speranze di Prada vengono ridotte al lumicino, visto che ora i kiwi si portano dul 4-1 e vedono da vicino la sfida ad Oracle.
Per la prima volta nella finalissima i giudici hanno consentito la doppia gara, visto che nei giorni scorsi il vento sfavorevole aveva consigliato una sola regata al giorno. Nella regata numero 4 Emirates è partita meglio rispetto al catamarano italiano, fermo sulla linea dello start e costretto ad inseguire fin dalla partenza. 12 i secondi di vantaggio al giro della prima boa, mentre sulla linea del traguardo Emirates era avanti di due minuti e 18 secondi. Colpa dela maggior velocità dei neozelandesi, ma anche di alcuni errori della barca italiana, che ad un certo punto della gara è incorsa in una penalizzazione per aver superato la linea che delimita il campo di regata.
Mezzora di riposo per i due catamarani e poi via verso regata cinque. Stavolta Luna Rossa è partita nel migliore dei modi, riuscendo a tener testa ad Emirates per buona parte del percorso. Ma poi i kiwi hanno ingranato la marcia e sono riusciti ad arrivare ancora primi sul traguardo. Ora la classifica della serie finale vede in testa il team australiano, mentre i nostri sono fermi ad un solo punto. La matematica certezza della sconfitta non è ancora arrivata ed ora Max Sirena spinge i suoi verso un’impresa che sembra impossibile:
L’equipaggio è carico e motivato, non ci arrendiamo di certo. Loro hanno costruito due barche, noi una. La nostra è di prima generazione, la loro è migliore, altrimenti non la userebbero.
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