Motonautica e un Salone nautico per il rilancio di Viverone

Viverone è un paesino di 1500 abitanti adagiato sulle sponde dell’omonimo lago e conosciuto da molti appassionati di motonautica per aver ospitato molti Mondiali Formula 2, F/500, Europei della F/350 e Italiani della F.1000. L’estate 2013 si preannuncia ancora all’insegna dello sport sebbene è  in corso una disputa legale tra le associazioni ambientaliste e la schiera di promotori turististi. Tra quest’ultimi spicca la figura carismatica di Roberto Caserio, proprietario di uno dei locali storici di Anzasco.

Caserio gioca d’anticipo e al rilancio promettendo il ritorno dei mondiali a Viverone, la richiesta del risarcimento danno che verrà devoluto ai terremotati dell’Emilia e il suo primo Salone nautico. Ovviamente nessun paragone con il Salone di Genova, ma solo il paradigma che c’è ancora tanto entusiasmo e spirito organizzativo tra gli addetti ai lavori, che siano armatori, imprenditori o semplici appassionati.

Come spiega Roberto Caserio:

Non vogliamo certamente metterci in concorrenza con la kermesse di Genova  ma portare un evento nuovo nella nostra località. L’idea di fondo è creare un paddock al cui interno si potranno trovare decine di espositori del settore nautica: in questo senso saranno privilegiate le piccole imbarcazioni, quelle ideali per navigare in bacini chiusi. Per partecipare all’evento, inoltre, si dovrà pagare un ticket d’ingresso che darà la possibilità di posteggiare l’auto sulle strisce blu e ammirare le gare di motonautica oltre alle bellezze del mini salone nautico.

Quella ambientalista è una polemica che ha scatenato non poche discussioni e che ha innazato le barricate tra chi vuole la motonautica nel Lago di Viverone e chi preferisce le passeggiate ecologiche e la protezione dello stato ambientale. A tal proposito le opinioni si dividono tra chi sostiene che l’inquinamento sia dovuto più all’eutrofizzazione che a qualche giornata lievemente rumorosa e chi di bolidi a scorazzare nel lago non ne vuol proprio vedere.

Ci piacerebbe saperne di più da chi conose più da vicino la realtà del Lago di Viverone. Per commenti e precisazioni rimaniamo a disposizione per dare voce alle vostre opinioni.

Via | La Stampa.it

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