Anche per la 52a edizione del Salone nautico di Genova 2012 la Marina Militare sarà presente con una serie di stand ed eventi imperdibili. Una su tutte la presenza del veliero Amerigo Vespucci, la nave scuola fiore all’occhiello delle nostre forze armate. L’Amerigo Vespucci sarà visitabile presso la Stazione Marittima (molo Andrea Doria) da sabato 6 a lunedì 8 ottobre con orario 10:30/12:00 – 15:00-18:00 (l’8 ottobre è aperta al pubblico solo la mattina). Presenta anche la Banda del Dipartimento Militare Marittimo di La Spezia.
La Marina Militare conferma la sua nutrita presenza al Salone con istallazioni interattive presso il padiglione Mondoinvela, lo stand al padiglione S dell’Istituto Idrografico e lo stand al padiglione F di Marina Militare Sportswear, marcio prodotto su licenza dall’azienda fiorentina Iccab srl.
I cadetti dell’Accademia Navale di Livorno hanno trascorso 45 giorni in mare per la 78esima Campagna Addestrativa percorrendo quasi 6mila milie in 1000 ore di navigazione. A fine agosto ha partecipato alla Tall Ships Race 2012 che si è svolta a Dublino che quest’anno ha ospitato il più grande raduno di velieri storici, tra cui Lord Nelson, Alexander Von Humboldt II, Pelican of London, Cuauhtemoc e Guayas.
L’Amerigo Vespucci è considerata la nave più bella del mondo. Frase esclamata anche dal marconista della portaerei USS Independence (CVA-62)quando nel 1962 incrocià nelle acque del Mediterraneo la nave scuola, che si compone 14 ufficiali, 72 sottufficiali e 190 sottocapi e comuni e circa 140 allievi. Attualmente la nave è comandata dal Capitano di Vascello Domenico La Faja. Secondo il codice internazionale nautico i transatlantici hanno sempre la precedenza di rotta sulle altre navi. Ma per consuetudine quando incrociano l’Amerigo Vespucci spengono i motori, cedono la precedenza e la salutano con tre colpi di sirena. Un rispettoso inchino al veliero più bello del mondo.
Anche se dal punto di vista tecnico l’Amerigo Vespucci è una nave a vela con motore (due motori diesel e uno elettrico) l’attrezzatura velica sen’altro una delle caratteristiche più mirabili: quattro alberi (se consideriamo il bompresso sporgente a prora) e 24 vele, tra vele e latine. Provate a trovare un valido motivo per non andarla a vedere.