Entro il 2100 solo il 5% dei mari del pianeta avrà le condizioni adatte per la crescita dei coralli, che ora esistono invece in metà degli oceani. A lanciare l’allarme o una simulazione dell’università delle Hawaii pubblicata dalla rivista Nature Climate Change, sulla base dell’aumento dell’acidità dei mari causato dalla CO2 atmosferica prodotta dall’uomo, un terzo della quale si scioglie nell’acqua.