Naufragio Costa Concordia, i doveri del comandante

Il naufragio della nave Costa Concordia, una tragedia che poteva essere evitata e che è costata la vita a tanta gente, ci lascia tutti increduli, soprattutto di fronte ai doveri (disattesi) del comandante Schettino, che ha pensato bene, una volta fatto il danno, di raggiungere gli scogli dell’Isola del Giglio e di guardare la nave affondare.

Ma quali sono i doveri di un buon comandante, cosa deve fare in situazioni di emergenza? Prima di tutto, il comandante viene scelto dall’armatore della nave è ha il potere di adottare tutti quei provvedimenti per la sicurezza della navigazione e la salvezza delle persone a bordo.

I compiti del comandante

  1. Assicurarsi che i documenti a bordo siano in ordine;
  2. Programmare la navigazione e prendere visione degli avvisi ai naviganti e dei bollettini meteo;
  3. Assicurarsi che l’imbarcazione non sia compromessa e che sia adeguatamente rifornita di combustibile, dotazioni di sicurezza e viveri;
  4. Informare le autorità portuali circa il programma in caso di navigazione prolungata e fornire un elenco delle persone ospiti a bordo;
  5. Illustrare agli ospiti il funzionamento delle dotazioni di sicurezza;
  6. Assegnare ad ognuno un compito in caso di manovre con cattivo tempo.

I doveri del comandante

  1. Assicurare la giusta condotta della navigazione, e dirigere personalmente, anche se obbligato ad avvalersi del pilota, la manovra della nave all’entrata e all’uscita dei porti, dei canali, dei fiumi e in caso di difficoltà;
  2. Prestare soccorso ad unità in difficoltà a patto che non comprometta la sicurezza delle persone che sono a bordo della propria imbarcazione e, nel caso non fosse possibile, rimanere in zona per prestare la sua opera per eventuali collegamenti radio con i mezzi di soccorso;
  3. Non ordinare l’abbandono della nave in caso di pericolo se non dopo aver tentato senza risultato di metterla in salvo e aver sentito il parere degli ufficiali di coperta;
  4. Abbandonare la nave per ultimo, mettendo il salvo, se possibile, carte, libri di bordo e oggetti di valore affidati alla sua custodia.

1 commento su “Naufragio Costa Concordia, i doveri del comandante”

  1. il codice della navigazione esiste , in modo che ogni comandante ne osservi il contenuto
    ma tti noi ci chiediamo e non condanniamo , perche il capitano Schettino a abbandonato la sua nave? perche .. possiamo capire in parte che psicologicamente si sia spaventato, comunque sia avrebbe dovuto tenere i nervi saldi e farsi valere dando una prova a se stesso di coraggio e professionalita, …… inoltre il comandante DE Falco a fatto solo il suo lavoro incitandogli solo di tornare a bordo ,,, perche a concluso la telefonata con un si e poi e rimasto sulla plancia .
    noi tti ancora ci chiediamo perche ci deve scappare sempre il morto|i ………ax fe

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