Patente nautica a punti, la proposta di legge passa al Senato

La patente nautica diventa a punti. La Camera, infatti, ha dato il primo via libera alla proposta di legge, che ora passerà al Senato. Nel momento in cui verrà rilasciata la patente, al titolare saranno attribuiti 20 punti, che scaleranno in base alle infrazioni commesse in mare. Il punteggio verrà annotato in una banca dati dei conducenti, istituita al ministero delle Infrastrutture.

Alla perdita dei punti, chiaramente, si aggiunge il pagamento delle sanzioni, mentre il punteggio potrà essere controllato dai titolari delle patenti in forma telematica. Il diportista che abbia perso tutti i punti a sua disposizione dovrà ripetere l’esame per la patente nautica. Chi per 2 anni non commette violazioni che determinano decurtazioni avrà un “bonus” di 2 punti, fino ad un massimo di 10. I punti, poi, fino ad un massimo di 6 possono essere riacquistati da chi ne abbia ancora almeno uno a disposizione frequentando un corso di aggiornamento organizzato da una scuola che rilasci la patente nautica o da soggetti (pubblici o privati) autorizzati dal ministero delle Infrastrutture.

Le tariffe per i corsi verranno stabilite dal governo con successivi decreti. Toccherà al governo, con decreti legislativi da emanare entro i prossimi sei mesi, indicare le violazioni che determineranno la decurtazione dei punti, che dovrà essere maggiore per quelle che abbiano recato pericolo alla sicurezza della vita umana e della navigazione, oltre al rispetto dell’ambiente. Più dure saranno le sanzioni per chi ha pilotato l’imbarcazione in stato di ebbrezza. Il governo dovrà, quindi, aggiornare lo schema dei requisiti uditivi e visivi necessari per il conseguimento della patente nautica.

Come spiega Giacomo Terranova di Grande Sud:

L’oggettiva diminuzione delle infrazioni al codice della strada, conseguita all’istituzione del sistema dei punti nella patente automobilistica induce infatti a ritenere che questo tipo di meccanismo possa essere utilmente applicato anche nel campo della navigazione da diporto, nella prospettiva di una concreta responsabilizzazione degli utenti e di un conseguente innalzamento dei livelli di attenzione e di cautela nella conduzione delle imbarcazioni e dei natanti.

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