Secondo Assomarinas, che raggruppa 88 marine distribuite su tutta la costa italiana, la tassa di stazionamento sulle barche rischia di affondare il settore nautico e gli effetti non tarderanno a farsi sentire, mandando alle ortiche tutti i programmi d’investimento sviluppati negli ultimi 10 anni, con la reale prospettiva di allontanare il sistema creditizio dalle infrastrutture in fase di realizzazione, con un contraccolpo recessivo di oltre 5 miliardi.
Come spiega il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio:
Mentre le associazioni di categoria sono impegnate per promuovere la nautica e il made in Italy nei grandi eventi fieristici internazionali, la politica italiana continua a criminalizzare un comparto che ha ricadute positive anche sull’industria turistica.
Per evitare la tragedia del fallimento di centinaia di imprese portuali turistiche, occorre ridurre drasticamente la tassa di stazionamento e allineandola al valore di mercato delle imbarcazioni.
Fonte|ANSA