Anche Unione Italiana Vela Solidale, Legambiente e Associazione Italiana Scuole di Vela si uniscono al coro di proteste, e dicono No alla nuova tassa di stazionamento sulle barche prevista dalla manovra Monti. Come scrivono in una lettera al presidente del Consiglio, la nautica da diporto non è solo lusso e ostentazione.
Così si legge nella missiva:
Esiste un mondo che vive il mare e la navigazione come risorse didattiche, educative e formative, si dimenticano le 16 mila persone diversamente abili, minori a rischio o del circuito penale che hanno navigato sulla flotta dell’Unione vela solidale o il ruolo di Goletta Verde di Legambiente di sentinella del mare e del territorio costiero. Queste barche dovranno pagare la tassa di stazionamento. E la pagheranno, perché i proprietari faranno volentieri la loro parte di sacrificio. Le chiediamo solo che sia possibile commisurare questo sacrificio all’uso per il quale queste imbarcazioni sono utilizzate.
Fonte|ANSA