Al via la seconda tappa della Global Ocean Race, slalom tra gli iceberg…

Riparte la Global Ocean Race, 30 mila miglia attorno al mondo e 9 mesi in mare, tra la minaccia degli iceberg e le raffiche da 40 nodi. La seconda tappa, Cape Town-Wellington (750 miglia) è appena ripartita e tra la flotta dei 6 class c’è anche il nostro Marco Nannini, a bordo di “Financial Crisis“, assieme al nuovo co-skipper Hugo Ramòn.

Le insidie da affrontare sono davvero molte e la stanchezza mentale inizia a farsi sentire. Il mare comincia a cacciare i muscoli, come mi piace immaginare, e a farne le spese è il duo olandese Nico/Frans Budel, padre e figlio, che hanno disalberato poco prima di doppiare Capo di Buona Speranza.

La partenza della seconda tappa alla volta della Nuova Zelanda è stata particolarmente dura. La sosta a Cape Town, infatti, è stata più stressante del previsto. Le prime 48 ore sono passate, e come scrive Marco:

Abbiamo passato la notte in una bolla senza vento e ci siamo ritrovati in balia di una corrente di 2-3 nodi che ci portava verso ovest senza che potessimo fare nulla, se guardate la nostra rotta e’ quasi comica e purtroppo ci e’ costata molte miglia nei confronti degli altri. Stamane è finalmente arrivato il vento, essendo questo il grande oceano del sud tutto è fatto esagerato, il meteo prevedeva 15 nodi, noi ne abbiamo 25 con raffiche fino a 35, quindi lo spinnaker grande ha lasciato il posto al più piccolo di tutti e nonostante questo abbiamo più volte superato i 20 nodi di velocità barca. Sto progressivamente recuperando le forze e lo spirito ma non sono ancora al 100%, abbiamo riparato il piccolo danno alla vela fatto ieri e poco prima del tramonto ho issato Hugo per recuperare la drizza che ci eravamo persi, speriamo di passare qualche giorno tranquillo andando nella direzione giusta e senza troppo stress.

Buon vento da Yacht e Vela, Marco!

Fonte|Marco Nannini

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